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859. Francesco Sforza a Iob de Palacio 1452 ottobre 24 apud Calvisanum

Francesco Sforza assicura il famigliare ducale Iob de Palacio, che si lamenta del silenzio ducale a varie sue lettere, che ha sempre risposto a quelle pervenutegli. Ha saputo dell'andata del Balivo al Castellazzo. Vuole che lo solleciti ad agire approfittando del buon tempo. Circa le lettere intercettate del marchese del Monferrato, ne ha parlato con il Balivo, cui è bene che Iob suggerisca di inviarne una copia a Guglielmo.

Nobili viro Iob de Palacio, familiari nostro dilecto.
Havimo veduto quanto tu ne hay scripto per le toe de xviiii del presente. Dicimo, primo, alla parte che tu dice haverne scripto più littere et maxime in cifra et che da nuy non hay may havuto resposta alcuna, che sonno circa xiiii dì che da ti non havimo havuto né littera né ambassata, et ad quelle che ne hay scripte, continue te havimo resposto et credimo che le habbi havute.
Del andata del Baylì al Castellazo remanimo advisati. Volemo che te ritrovi con la magnificentia soa et pregarla et confortarla che adesso è lo tempo bono, inanzi che se comenza a guastare: voglia fare qualche cosa, como siamo certi che porrà fare, et che non gli voglia perdere tempo, perché tu vedi quanto importa al facto nostro, benché siamo certi che la magnificentia soa gli ha bonissima volontà.
Delle littere prese del marchexe de Monferrato havimo inteso. Nuy circa questa parte havimo resposto abastanza al magnifico Baylì, perhò non dicimo altro se non che, retrovandoti cum la magnificentia soa, volimo gli debbi dire che nuy siamo contenti che de quella parte de novelle ne mandi una copia al signore Guilielmo, parendo alla magnificentia soa. Ex castris nostris felicibus prope Calvisanum, die xxiiii octobris 1452.
Persanctes.
Iohannes.