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88. Francesco Sforza al comune agli uomini di Pontecurone 1452 gennaio 20 Lodi

Francesco Sforza, come già scrisse a Balsarino e aloro, di nuovo ripete agli uomini di Pontecurone di alloggiare i cavalli del Colleoni loro assegnati. Non facciano storie, altrimenti ne avranno il doppio e, quanto a Roberto, non ci facciano caso: lui con gli alloggiamenti dei cavalli non deve impicciarsi.

[ 30v] Comuni et hominibus Pontiscuroni.
Como per un'altra nostra scripsemo a Balsarino et a vuy, cossì per questa vi replicamo che debiati subito et senza alcuna dimora allozare quelli cavalli del magnifico Bartholomeo, quali vi sonno stati taxati et ordinati per Ludovico da Bologna; et non gli faciati più exceptione né difficultate, volendove defendere sub l'ombra de domino Roberto, perché vi avisamo ch'esso domino Roberto non se ha niente ad impazare per il facto delli cavalli et nostra intentione è che li debiati allozare, altramente noy ve ne mandarimo altritanti a casa, per el che vi (a) venirà volontà de allozarne volontera quelli che ve sonno stati taxati, siché non vogliati fare più exceptione se amati il vostro conzo et bene. Data Laude, die xx ianuarii 1452.


(a) vi ripetuto.