Registro n. 13 precedente | 887 di 1330 | successivo

888. Francesco Sforza a Pietro Campofregoso 1452 novembre 4 apud Calvisanum

Francesco Sforza chiede a Pietro Campofregoso, doge di Genova, di voler consegnare alancilotto da Figino, famiglio ducale, lire 1074,12 per i fanti e i provvisionati della cittadella di Alessandria, che da giorni non hanno avuto denari. Conscio, com'egli è della importanza di tale cittadella, e com'egli sia squattrinato, lo supplica a non voler ricusare tale somma.

Illustri domino tanquam fratri nostro carissimo domino Petro de Campofregoso, Dei gratia, Ianuensi duci.
Nuy se retrovamo havere parechi fanti et provisionati in la citadella nostra de Alexandria, li quali sonno stati pur parecchi dì che non hanno havuto denari, in modo che se retrovano in gran bisogno e necessità. Et perché non havimo altro modo a provedergli, pregamo la signoria vostra quanto più strectamente ve sia possibile che, de quelli denari ne fa dare de presenti, la signoria vostra gli piacia fare dare alanzalocto da Figino, nostro fameglio, libre milleseptantaquattro, soldi dodeci imperiali, acciò luy gli possa dare alli dicti fanti et provisionati, como gli havemo ordinato. Et in questo pregamo la signoria vostra che non ne voglia dire de non, considerato quanto importala dicta citadella al stato nostro, como siamo certi che la signoria vostra debia molto bene iudicare in l'animo suo. Ex castris nostris apud Calvisanum, die iiii novembris 1452.
Persanctes.
FranciscuSfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.