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90. Francesco Sforza al podestà di Tortona 1452 gennaio 20 Lodi

Francesco Sforza comunica al podestà di Tortona che i soldati si lagnano che per ogni minima cosali metta dentro. Lo avverte che può imprigionarli solo se hanno commesso mancanze in città e in tal caso deve avvisare sia lui che il Colleoni e procedere come gli verrà ordinato da uno dei due.

[ 31r] Potestati Terdone.
Perché se agravano quelli soldati del magnifico Bartholomeo Coglione, allogiati là, che per ogni pocha cosali fay impresonare, ti dicimo che te non debi impazarte deloro in cosa alcuna, salvo committendo loro qualche deffecto dentro la città: tunc vogliamo bene, et cossì te commettiamo, che quelli tali delinquenti li faci pigliare et impresonare, et statim ne avisaray noy et il prefato Bartolomeo, procedendo puoy contra essi delinquenti como ti serà commisso o per noy o per luy. Data Laude, die xx ianuarii 1452.
Cichus.