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922. Francesco Sforza ad Angelo Acciaioli e Francesco Ventura 1452 novembre 14 apud Calvisanum

Francesco Sforza informa Angelo Acciaioli e Francesco Ventura, oratori fiorentini preso il re di Francia, di aver scritto a Giorgio Del Maino di prendere la via di Francia per mare a causa del ritardo nell'avere il salvacondotto dal duca di Savoia. Nel frattempo ha inteso che detto Savoia è in trattattive per un accordo con il sovrano francese e teme che, per non havere altra notitia et informatione delle cose de qua, il re gli conceda qualcosa a danno dello stato sforzesco, come potrebbe avvenire se confermasse per alcuni luoghi, quali Valenza, Montecastello, Bassignana, Breme, Castelnoveto, la Villata e altri, incorporati nello stato sabaudo alla morte di Filippo Maria Visconti. Li sollecita, perciò, a far presente al sovrano quanto sopra accennato.

[ 337v] Magnificis tanquam fratribus nostris carissimis domino Angelo Azayolo et Francisco Venture, oratoribus Florentinis apud sacratissimam mayestatem Regis Francorum.
Como le magnificentie vostre per una nostralittera haverano inteso, nuy havemo scripto a misser Zorzo del Mayno, non havendo luy havuta fin alla receptione della nostra el salvoconducto dal'illustrissimo duca de Savoya, debia fare la via de Zenova et lì metterse in nave et fare la via de Provenza et venire dalla sacratissima mayestate del Re de Franza, la venuta del quale, perché siamo certi serà molto tarda. Et havemo adviso el prefato illustrissimo duca de Savoya menare certo accordio et pratica cum la prefata serenissima mayestate, in lo quale forse essa serenissima mayestate, per non havere altra notitia et informatione delle cose de qua, gli concederia qualche cosa che seria contral'honore et stato nostro. Et questo dicemo per alcune terre, quale esso illustrissimo signor duca de Savoya ha occupate dopoy la morte del'illustrissimo signore quondam nostro padre duca de Milano, como è Valenza, Montecastello, Bassignana, el borgo de Bassignana, Breme, Castelnoveto, la Villata et alcuni altri loci, li quali non nominamo per non destenderne in scrivere, che siamo certi quando la soa serenissima mayestate ne haverà informatione non gli concederà cosa che sia in nostro preiuditio. Il perché ve confortiamo e carricamo vogliati confortare et supplicare la serenissima soa mayestate che in dicto accordio voglia havere advertentia al facto nostro. Ex felicibus castris nostris apud Calvisanum, die xiiii novembris 1452.
Iacobo Rivoltella.
Iohannes.