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929. Francesco Sforza ai marchesi di Incisa 1452 novembre 23 Gambara

Francesco Sforza scrive ai marchesi di Incisa che, siccome il loro affine Perino vanta un credito di cento ducati dal defunto Giovanni dalla Noce, vorrebbe risarcirsi di tale sua spettanza con la roba di detto Giovanni che è in loro mani. Il duca acconsente che ciò avvenga, lasciando agli Incisa quello che eventualmente sopravvanzasse alla tacitazione del credito di Perino.

Spectabilibus viris marchionibus Incise, nostris dilectissimis.
El magnifico domino Perino, vostro affine, ne ha facto exponere che luy è creditore del quondam domino Iohanne della Nuce de più de cento ducati, et dice che nelle mane vostre se retrovano delle robbe d'esso domino Iohanne, quale forse poderiano supplire a una parte della satisfactione d'esso suo credito. Et perché a nuy pare più digna et honesta cosa che della robba d'esso domino Iohanne siano satisfacti li suoy creditori prima che remanghano in mane de altri che non debiano havere, ne pare, et cossì ve carricamo e stringemo, che vogliate dare e consignare le dicte robbe ad esso domino Petrino per fin a tanto ch'el remanga satisfacto del dicto suo credito, como è ragionevole, né da questa honestate ve vogliati partire, perché vi saria mancamento et meno da honore et a nuy cosa assay molesta. Ben siamo contenti che, se ultra il dicto credito ve avanzarano delle dicte robbe, le tegnate per vuy et ne faciati como de cosa vostra. Ex Gambara, die xxiii novembris 1452.
Bonifatius.
Cichus.