Registro n. 13 precedente | 943 di 1330 | successivo

944. Francesco Sforza a Moretto, Sacramoro da Parma, Giovanni da Scipione e Antonello de Burgo 1452 novembre 27 Gambara

Francesco Sforza dice ai condottieri Moretto, Sacramoro da Parma, Giovanni da Scipione e Antonello de Burgo che allo strame devono provvedersi daloro, siccome non vi sono altre "stantie". Ricorda che lui ha ordinato che nel Novarese, Tortonese e Pavese si diano delle tasse a quelli che ha messi nelle stantie nel Bresciano alle frontiere con i nemici perché possano mantenersi Pocurino con la gente che manderà lì di ricuperare stantie e quant'altro bisogna.

[ 346r] Spectabilibus et strenuis militi domino Moreto, Sacramoro da Parma, Iohanni de Scipiono et Antonello de Burgo, nostris armorum ductoribus.
Havimo inteso quanto ne haveti scripto del facto dello strame. Dicimo che nuy credimo ch'el sia como vuy diceti, ma bisogna che vuy faceti como meglio posseti, perché, como vedeti, nuy non havimo dellà altre stantie, avisandove che in Novarese, Terdonese et Pavese havimo ordinato che sia resposto delle taxe ad quelli che havimo (a) deputate le stantie in Bressana alle frontere da inimici, acciochè loro se possano mantenire in la impresa, como è la intentione nostra de mantenirli, pur como questa gente che mandiamo de qua serano là tucti insieme, procurareti de guadagnare delle stantie et delle altre che bisognano.
Del bisogno vostro havimo inteso assay: vederimo de farve bona et presta provisione. Siché ne dati bona voglia. Ex Gambara, xxvii novembris 1452.
Persanctes.
Iohannes.


(a) Segue dela depennato.