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987. Francesco Sforza al commissario, podestà, referendario, capitano della cittadella e agli altri officiali di Tortona 1452 dicembre 22 Cremona

Francesco Sforza avverte il commissario, podestà, referendario, capitano della cittadella e gli altri ufficiali di Tortona di dare aiuto a Francesco Biscossa, cancelliere di suo fratello Corrado, che passerà daloro per riscuotere l'assegnazione alui fatta da "tucti li debitori", specie da quelli del clero per il sussidio di 400 ducati destinati a Corrado, oltre alle spese sostenute per tale esazione.

[ 362r] Commissario, potestati, referendario et capitaneo citadelle ceterisque officialibus civitatis nostre Terdone.
Accioché Conrado, nostro fradello, sia oramay satisfacto delle assignatione sue per nuy, adesso già più dì, facte in quella città, volemo et ve commettiamo, remota ogni exceptione, che a Francesco Biscossa, d'esso Conrado cancillero, ad exigere queste tale assignatione deputato, vuy tucti insieme, et privati, dagati ogni adiuto e favore et faciate ogni executione, quale esso Francesco rechiederà contra tucti li debitori de ogni soa assignatione et specifice, contrali debitori et debitori de debitori del clericato de quel-la città per la taxa delli ducati 400 ad esso Conrado assignati, facendo etiam ch'el dicto Francesco sia satisfacto dalli debitori, a chi specta, delle spese per esso facte per exactione de dicte assignatione, non usando in questo dilatione, nì negligentia. Data Cremone, die xxii decembris 1452.
Cichus.