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993. Francesco Sforza a Sceva de Curte 1452 dicembre 24 Cremona

Francesco Sforza vuole che il consigliere e oratore ducale Sceva de Curte si affretti ad assecondare la richiesta di sua moglie che vuole avere centocinquanta perle a due ducati l'una, e badi di torle belle in superlativo gradu.

Spectabili militi et doctori domino Sceve de Curte, consiliario et oratori nostro dilectissimo.
La illustrissima madona Biancha ne ha dicto havervi facto commissione de comprarli tercento ducati de perle, cioè centocinquanta perle, duy (a) ducati l'una, quale ley dice haverne vinte. E benché la soa signoria dica como li pare, e non sia perhò in tucto la ragione dal canto suo, pur siamo contenti, anzi ve commettemo et carricamo che gli le comprate, ma guardati a torle belle in superlativo gradu, belle quanto dire se pote, per quello precio, e quanto più presto tanto più ne sarà grato. Ex Cremona, die xxiiii decembris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.


(a) duy in interlinea su al tuo depennato.