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1014. Francesco Sforza a Bosio Sforza 1452 ottobre 23 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza, saputo da Giorgio da Gonzaga che i nemici si sono accampati a Bagnolo e fanno condurre bombarde, scrive a Bosio di intendersi con Francesco da Gonzaga e di mettersi con gente nei luoghi più adatti per scombinare i piani avversari, lasciando a lui la scelta di individuare le posizioni più favorevoli e, se lo ritiene necessario, con gente nel Parmense; e a tale proposito egli scriverà al governatore, come altrettanto farà nel Mantovano, avendo sempre l'accortezza di vagliare quale affidamento si può fare con le "cernede". Con le variazioni doverose, si è scritto a Francesco e a Giorgio da Gonzaga. La lettera è stata portata da Villano di Mantova, armigero di Giorgio e Giorgio de Strada, cancelliere del marchese, portò la duplicata del 24 ottobre.

Domino Bosio Sfortie et cetera.
Per lettere del Zorzo (a) da Gonzaga havemo inteso como li Correzesi sonno a campo a Bagnolo et gli fanno condure certe bumbarde perché volimo che, intendendoti con el spectabile miser Francesco da Gonzaga, (b) vediati de mectervi con quelle zente in qualche luoco che li guastati il loro disegno. Circa el che non te dicemo più in uno luoco come in un altro perché voi che site suso el facto, molto meglio lo porreti elegere che noi non vi lo sappiamo divisare et, parendovi, con domandare zente in Parmesana al nostro gubernatore lì, al quale scrivimo oportunamente, et cossì in Mantuana, dove lo illustre signore miser lo marchese scrive quanto bisogna de potere dare una bastonata a dicte gente che acogliesse, siamo contenti lo fazati, guardando per ciò ad andare con lo pede del piombo perché sai bene ad simili cose que capitale se pò fare de cernede.
Et parendote che dal canto nostro se potesse fare nisuna altra (c) provisione, purché il tempo il patesse, ne porrai advisare, perché ce rencresceria troppo che quello loco se perdisse, più per la reputatione che per altro, advisandovi, perciò, che de qui non porressimo mandare più gente dellà, come quelle gli sonno. Et rescrivine subito subito della receptione de questa et dela provisione haverite ordinato de fare. Ex campo apud Calvisanum, die xxiii octobris 1452.
Iohanne Chiapanus.
Cichus.
Similiter, mutatis mutandis, scriptum fuit Francisco de Gonzaga et Giorgio de Gonzaga.
Villanus de Mantua, armiger spectabilis domini Georgii de Gonzaga, portavit suprascriptas litteras.
Zeorgius de Strata, cancellarius illustris domini marchionis, detulit duplicatas datas die xxiiii octobris

(a) Zorzo in interlinea su spectabile signor miser Francesco depennato.
(b) Da el a Gonzaga in interlinea su esso Zorzo depennato.
(c) altra in interlinea.