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1018. Francesco Sforza al podestà di Borgo San Donnino 1452 ottobre 24 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza comanda al podestà di Borgo San Donnino di imprigionare o chiedere garanzia da due famigli di Gaspare da Reggio, fuggiti lì con sua roba, di non lasciare il borgo fin a che non abbiano in tutto soddisfatto Gaspare.

Nobili viro potestati Burgi Sancti Donini, dilecto nostro.
Gasparro da Rezo, nostro famiglio, ne ha facto dire como da luy gli sonno fugiti duy soy famigli li quali gli hanno portato via certa soa robba; et secondo esso ha havuto informatione, pare che dicti suoy famegli siano capitati et (a) stano in quella nostra terra. Pertanto, acciochè loro non se habiano a gloriare del suo mal fare, volemo, e cossì te commettiamo che, visis presentibus, debbi fare destenire personalmente dicti famigli, overo constringerli a dare idonea securtate che non se partirano dellì finché non haverano satisfacto integramente al dicto Gasparro, nostro fameglio, de tucto quello gli sarano tenuti a dare e restituire debitamente. Li nomi delli quali luy te specificarà a bocha, o per soe lettere. Ex felicibus castris apud Calvisanum, die xxiiii octobris 1452.
Leonardus.
Cichus.

(a) et in interlinea.