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1026. Francesco Sforza a Oldrado da Lampugnano e al luogotenente di Parma 1452 ottobre 26 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza informa Oldrado Lampugnano e il luogotenente di Parma della richiesta di salvacondotto fatta dai cittadini di Parma e del parere negativo dato perché il salvacondotto gioverebbe solo a quelli di Correggio nella conquista di Bagnolo e di un castello. Cerchino invece di recare il più possibile danno a quelli di Correggio e operino per aiutare Bagnolo. Faccia conservare gli ordini sugli strami e ricordi a Bosio di farli osservare e ricorda che è giusto che tutti contribuiscano all'alloggio dei cavalli. Gli fa avere, infine, l'istruzione portatagli da Uberto da Cornazano, affinché sappia cosa rispondere a quella comunità.

Domino Oldrado de Lampugnano et locuntenenti Parme.
Habiamo recevuto vostra lettera, et inteso quanto scrivite del salvoconducto vorriano quelli nostri cittadini de Parma, et cetera; dicemo che per nisuno modo non ce pare de volerlo fare perché non se faria per noi, ma fa per quelli da Correzo, quali recercano per havere Bagnolo et per havere un poco de sufferentia per dece dì et perdere uno castello, et fare sdegnare lo illustre signore marchese non veneria bene; anzi, ve dicemo che vogliati fare alli dicti da Correzo mazore et più sollicita et aspera guerra che si gli facesse mai, et vediati per ogni modo de soccorrere Bagnolo, et fati sì presto che non scontri como da Puiglio. Et circa ciò vogliati recordare et fare ogni cosa per modo che omnino se soccorra. Siché ormai, havendo intesa questa casone, responderite a quelli cittadini in quella bona et expediente forma che vi parerà, in modo restino satisfacti.
Ala parte deli ordeni dati circa el facto deli strami, siamo contenti che li fazati conservare, et cossì vogliati recordare (a) a Boso che li faza observare.
[ 259r] Ala parte che ogniuno contribuisca alle graveze per le tasse delli cavalli, et cetera, dicemo che ne pare iusto che per li lozamenti deli cavalli ogniuno li contribuisca, perché deli alozamenti deli cavalli non facemo alcuno exempto. Ex castris apud Calvisanum, die xxvi octobris 1452.
Mandamovi ad vostra informatione la instructione ha portata Uberto da Cornazano, mandato da quella communità, aciò sappiati quanto havite ad respondere. Data ut supra.
Ser Iohannes.
Cichus.

(a) recordare in interlinea su conservare depennato.