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1027. Francesco Sforza a Lancillotto da Parma 1452 ottobre 23 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza dice a Lancillotto di dare all'amico che vuole portare da lui, i venticinque ducati di cui abbisogna, ducati che, al suo arrivo, gli rifonderà.

Lancillotto de Parma.
Havimo recevute più toe lettere, et inteso quanto scrivi, et maxime per una de dì xviii del presente del facto del'amico quale condurai personaliter da noi, mandandoli ducati xxv et che, non havendoli noi modo mandarli de qua, che gli li pagarai ti per noi, et cetera. Dicemo che ne piace quanto hai facto et exequito. Non dicemo altro per questa, si non che exborsi a l'amico dicti xxv ducati lì et vogli poi condurlo qua da noi presto che, quando sarai qua, te farimo restituire dicti xxv ducati. Ex castris apud Calvisanum, die xxiii octobris 1452.
Ser Iohannes.
Cichus.