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1055. Francesco Sforza al conte Stefano di San Vitale (1452 ottobre 29 "apud Calvisanum").

Francesco Sforza vuole che Stefano di San Vitale gli dica quanto e cosa pretende circa la possessione, causa della vertenza con il marchese di Soragna, per risolverla secondo giustizia.

Spectabili comiti Stefano de Sancto Vitali, dilecto nostro.
El marchexe de Sortanea de novo se ne scrive per la differentia ha cum vuy de quelle possessione, como altre fiate havete inteso. Et perché intendemo omnimo si cognosca questa cosa per la via della rasone, ad ciò che debitamente niuno se ne possa agravare, ve havemo voluto avisare de questo ad ciò ne rescriviati quello et quanto voleti dire supra de ciò et che per la via dela iustitia sia conosciuta et terminata la quale a cadauno de voy siamo certi debba essere grata. Et così vogliati rescriverne presto perché ne faremo commissione in modo et forma che la differentia se levarà via, como qualunca de voy summamente de' desiderare. Data ut supra.
Aluysius.
Iohannes.