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1089. Francesco Sforza ai Dieci della Balia di Firenze 1452 novembre 13 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza informa i Dieci della Balia di Firenze delle avverse condizioni che non permettono azioni sui fronti. Rimarrà qualche giorno di qua dall'Oglio per vedere le intenzioni dei nemici; e se decidessero di andare alle "stantie", manderebbe delle squadre contro quelli di Correggio, altre nel Monferrato e circa sei squadre starebbero nel Lodigiano e nel Milanese a guardia dei ponti che i nemici hanno sopra l'Adda. Altrettanto si è scritto alle persone in elenco.

Dominis Decem Balie Florentie.
Sonno hogi octo dì che noi se presentassimo in la campagna de Montechiaro con lo nostro exercito, et quello seguì ne advisassemo le signorie vostre. Da poi non è seguito altro, né mai sonno questi inimici usciti fuora, e rotto talmente et incrudelito el tempo de qua che non se pò fare cosa alchuna, unde habiamo deliberato fine che questo tempo è cossì crudo et rotto de allozare queste gente in queste terre de Brexana, secundo la lista mandiamo al nostro compare Detesalvi, quale intende questo paiese. Et noi intendimo demorare qualche dì de qua de Oglio per vedere quello farano questi inimici perché, benché non possano fare cosa alcuna, tamen se pur temptassero altro, con tucte queste gente sarimo noi insieme in uno dì in ogni luoco bisognasse, ma interim noi li facimo stentare perché pegio non porriamo stare che stanno. Se loro se dividerano andare alle stantie, intendimo lassare forniti multo bene queste terre de qua, et alchune squadre mandare contra questi da Correzo per castigarli, et cossì alcune altre squadre in Monferrato per acquistarse stantie dellà, et la famiglia nostra con circa vi squadre in Lodesana et Milanese per respecto de quelli ponti hanno costoro sopra Adda. Questo pensero havimo facto fino adesso. Ma se altramente mutassimo, o deliberassimo, subito ne advisarimo le signorie vostre. Altro de novo non ne occorre degno de scrivere. Ex castris apud Calvisanum, die xiii novembris 1452.
Ser Iohannes.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit Cosme de Medicis et Detesalvio Neronis et Nicodemo.
In litteris Cosme supradicti tenoris additum fuit de ducatis v millibus tradendis per illustrem dominum ducem Mutine quod vellet omnino respondere nobis de illis v millibus ducatis et consignare Boccacino missuro nobis.
Et similiter Detesalvio quod sollicitaret ut haberentur et similiter Boccacino.