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1119. Francesco Sforza al podestà di Guardasone 1452 novembre 26 Gambara

Francesco Sforza rimprovera il podestà di Guardasone per la non obbedienza avuta verso Oldrado, sparlando di lui con Bartolomeo de Bressani, mandato lì perché attuasse gli ordini avuti, e minacciandolo anche di non attuare quanto gli veniva comandato.

Potestati Guardasoni.
Havendo noi mandato messer Oldrado ad quella nostra città de Parma per governatore in quelle parti, como a ti è noto, et havendo noi per bene et stato nostro mandato lì ad Guardasone uno Bartholomeo de Bressani per exequire certe impositione a lui facte per el dicto meser Oldrado, pare che tu non tanto si stato obediente et che te habi voluto intendere con lui, ma si stato penitus renitente, et hai deportatoti in verso dicto Bartholomeo con tanta dishonestà, quanta dire se potesse con sparlare non tanto de lui, ma del dicto meser Oldrato et con non volere permectere che lui exquisse cosa li fosse commessa, per fino ad minazarli; di che te dicemo che si non fossi per certo respecto, te faressimo uno zuoco che mentre vivessi te ne recordaresti. Pertanto te dicemo et commandamo che al dicto meser Oldrato debbi portar reverentia et obedirlo in tucto quello te comanderà et ordinarà non altramente che se noi te la ordinassimo, o comandassimo presentialmente, certificandoti che se mancherai in una minima cosa de quello per luy sarà ordinato et comandato, te darimo ad intendere quanto ne piaza la disobedientia, per modo sarai spechio et exempio ad qualuncha inobediente. Ex Gambara, die xxvi novenbris 1452.
Ser Iohannes.
Iohannes.