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1150. Francesco Sforza a Oldrado da Lampugnano 1452 dicembre 3 Gambara

Francesco Sforza, aderendo alla richiesta di Giovanni Filippo Fiesco, ha scritto a Bartolomeo da Messina di concedere ad Andreolo di Val di Taro, ai suoi servizi, di passare a quelli di Giovanni Filippo senza certe garanzie che Andreolo aveva dato a Bartolomeo. Il duca ordina a Oldrado che Andriolodi non sia infastidito per dette garanzie e dica a Bartolomeo di rivolgersi al duca stesso per ogni dubbio.

Oldrado de Lampugnano.
Essendo Andreolo de Val de Taro alli servitii de Bartholomeo da Messina, nostro conestabile, per satisfare alla rechiesta ad noi fatta per parte del magnifico domino Zohanne Philippo del Fiesco, scripsemo ali dì passati ad esso Bartholomeo gli volesse (a) dare licentia che andasse ad servire el prefato domino Zohanne Filippo, et che facesse cessare alcune securtade, quale el dicto Andriolo haveva date al dicto Bartholomeo in quella nostra città, tamen, secundo intendiamo, mai non sonno capse dicte securtade. Pertanto ve dicemo et volimo che voi non lassati dare molestia alcuna alle dicte securtade per questa casone ma, domandando Bartholomeo cosa alcuna, vegna da noi che gli responderimo. Ex Gambara, iii decembris 1452.
Zannectus.
Cichus.

(a) In A volessemo con mo finale depennato.