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1171. Francesco Sforza al milite Giovanni Anguissola 1452 dicembre 9 Cremona.

Francesco Sforza scrive a Giovanni Anguissola di non lagnarsi per la conferma del luogo di Turri a Ventura da Parma, perché è stata fatta senza voler danneggiare alcuno. Se vanta qualche diritto, lo faccia valere, certo che ne avrà giustizia.

Spectabili militi domino Iohanne de Angussolis.
Havimo recevute le vostre lettere per la quale vi agravati dela confirmatione havimo facto ad Ventura da Parma del loco de Turri per li respecti allegati in esse vostre lettere, ale quale respondendo, ne maravigliamo che vi debiati gravare de questi chè non è cosa nova et l'havimo fatta con bona iustificatione et non per fare cosa che debbia rencrescere ad voi, né ad alcuno zentile homo. Et si pur havesti ragione alcuna prevalente a quello havimo facto, monstratela et non vi mancarimo de rasone; ma ben ne rencresce s'el ve ha (a) spretiato et vilipeso, como scriveti, perché è tucto contra la mente et dispositione nostra ch'el faza quello et non fariassemo noy; ma como havimo dicto, non è cosa nova, ma confirmata de quello è facto già longo tempo. Cremone, viiii decembris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue sprecio et essere spreciato depennato.