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119. Francesco Sforza al commissario di Parma. 1452 gennaio 16 Lodi.

Francesco Sforza ordina al commissario di Parma di scrivere al condottiero Zannotto Visconti per indurre il suo famiglioPrimo a restituire a prete Andrea da Arezzo quanto gli ha rubato, provvedendo, in caso contrario, ad avvalersi sulle tasse di detto Zannotto.

[ 31v] Commissario Parme.
Per certa robaria, quale ha facto uno nominato Primo, famiglio de Zannatto Vesconte, nostro conductero, ad uno pre' Andrea da Rezo, exhibitore de questa, scrivimo ad esso Zannotto ch'el gli faza restituire intregamente. Et perché vogliamo che questo se faza cum presteza et senza alcuna exceptione, te dicimo che per tue littere etiam debbi admonire dicto Zannotto ad fare rendere subito la dicta robba; el che, quando non mandassi ad executione cum cellerità, volimo che tu provede de satisfare al dicto pre' Andrea suso le tasse d'esso Zannotto, et per qualuncha altra via pigliando del suo.
Siché faci remaner contento el dicto prete. Et circa ciò usaray ogni tua (a) dilligentia et studio per farlo fare satisfacto et contento, et non habiamo ad sentire più lamenta. Data Laude, die xvi ianuarii 1452.
Cichus.

(a) tua in interlinea.