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1195. Francesco Sforza a Gregorio del Mayno 1452 dicembre 12 Cremona.

Francesco Sforza rimprovera Giorgio del Mayno per non averlo avvisato dell'arrivo del cardinale, impedendogli così di mandare dei gentiluomini ad ossequiarlo e non consentendo a lui stesso di incontrarlo. Lo informa che invia dal cardinale suo fratello Corrado e Giovanni Ludovico, marchese Pallavicino. Se il cardinale ha qualcosa di segreto da fargli sapere, la dica a Corrado.

[ 299r] Georgio de Mayno.
Questa sera havemo recevuto una vostra, data a Castel San Iohanni a x del presente, la qual è stata molto tarda nel venire, et anche voi non havete usata quella diligentia che bisognava in advisarne della venuto de quello reverendissimo monsignore cardinale perché, se l'avessemo inteso per tempo, haverimo mandato alcuni zentilhomini per farli compagnia et nuy forse anchora saramo venuti a visitarla. Poiché la cosa è passata così, mandiamo Conrado, nostro fratello, ad (a) messer Zuhanne Ludovico, marchexe Palavicino, per visitare la signoria soa, siché ve ne adviso; et volimo che, havendo soa signoria a dire alcuna cosa de secreto, provediati che li dica ad Conrado solo, ma che le cose generale le dicha pur actucti dui. Ex Cremona, die xii decembris 1452. Ma fate questa cosa per modo che domino Zohanne Lodovico non ne piglia ombra. Ut supra.
Irius.
Cichus.

(a) Così A.