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1205. Francesco Sforza a Oldrado e al podestà di Parma 1452 dicembre 17 Gambara.

Francesco Sforza scrive a Oldrado e al podestà di Parma sulla mancata guardia dei cittadini fuori la città. Ribadisce di non agire contro i Parmensi che sono su terra correggese e vuole si valuti l'entità dei beni dell'una e dell'altra parte, accertando che ne deriverebbe se uguale misura venisse presa da quelli di Correggio. Invitandoli a osservare i capitoli e statuti della città, li informa di aver scritto a Cristoforo per il furto fatto dai Correggesi a Montechiarugolo a danno dei Comaschi e di aver disposto per il pagamento dei castellani e dei conestabili.

[ 301r] Domino Oldrado et potestati Parme.
Respondendo a doe vostre lettere a xii et xv del presente, e, prima, ala parte de non gravare quelli nostri cittadini a fare la guardia de fore della città, perché dicete haverli promesso non dicemo altro. Ala parte de non fare novità contra li cittadini che sono con quelli da Correzo et cetera, dicemo che, non facendo loro novitade ali nostri et, havendo li nostri più beni suso quelli de Correzesi che non hanno li soi sul nostro, come intendiamo, non volimo se faza altra executione, né novità contra li predicti soi, non obstante le rasone et respecti per voi alligati. Ala parte del'observantia et capituli et statuti de quella communità vi mandiamo la lettera deli ordini quali havite ad observare in questa materia. Ne rencresce et dole grandemente dela robaria facta per li Correzesi sul territorio de Montechiaruculo a quelli poveri homini Comaschi; et de questa cosa ne siamo doluti col conte Christoforo et vederimo che provisione gli farà. Quanto ala parte deli salariati castellani et conestabili de quella città, havimo ordinato che siano pagati.
Et cossì se farà con effecto. Ex Gambara, die xvii decembris 1452.
Irius.
Cichus.