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1210. Francesco Sforza a Oldrado da Lampugnano, milite e consigliere e a Ainolfo Orlandi, luogotenente di Parma 1452 dicembre 18 Cremona.

Francesco Sforza scrive a Oldrado Lampugnani e ad Ainolfo Orlandi, luogotenente di Parma, che, saputo quanto scritto ai sindaci e ai procuratori delle assemblee e dei consigli della città per ovviare alle malfatte, invia loro direttive e mandati agli ufficiali, ai sindaci e ai procuratori della città. Ritiene di poco conto gli avvertimenti dati da Lancillotto da Parma ma li consiglia di stare vigili. È informato della accoglienza fatta dai villani a quelli di Correggio, accampati al'Aquila. Vuole che un corriere porti le lettere a Saneto, ad Astorre da Cesena, a Malatesta, a Sigismondo, a Sveva e a Francesco della Mirandola facendosi rilasciare una dichiarazione del giorno e ora in cui le hanno avute.

Spectabilibus viris domino Oldrado de Lampugnano, militi et consiliario, et Aynolfo de Orlandis, locuntenenti Parme, nostris dilectis.
Inteso quanto per vostre littere ne haviti scripto deli quatro sindici et procuratori da deputarse per obviare ad le cose assay male facte se fanno in li consilii et congregatione de quella nostra, ve respondemo che ne pare recordarti bene, et cossì ve mandiamo le lettere expedite in bona forma, tanto el mandato quanto le lettere dirrective ad li officiali nostri de quella cità, come quelle se drizano ali dicti sindaci et procuratori seperatamente.
Ala parte del'aviso ve ha dato Lanceloto da Parma per soe lettere quale havite mandate, havimo vedute et, inteso le lettere soe, ne pareno zanze et frasche. Pur non di meno non pò nocere ad stare avisato perché, quando seguisse quello scrive, se gli possa fare le debite provisione et fargli dal canto vostro quello ve pare sia bisogno.
Ala parte del'aviso ve ha dato el commissario, havite mandato vuy, messer Oldrado, ad Guardasone. Deli Correzesi andavano a camparse ad l'Aquila sonno stati per li villani rocti et frachassati, secondo in le soe lettere ne havite mandato se contene, ne piace.
Data Cremone, die xviii decembris 1452.
Marchus.
Cichus.
Post datam. Mandati per uno correro a pede quale porti le ligate, l'una ad domino Saneto, l'altre al signore Astorre ad Cesena, al signore Malatesta, al signore meser Sigismundo, ad madonna Sveva, ordinando al correro che vada presto et che in ogni loco se faza fare uno scripto del dì et hora gli presenterà le lettere, quale ne mandarite poi. Item mandate l'aligate al conte Francesco dela Mirandula.