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1241. Francesco Sforza a Sceva de Curte, luogotenente di Piacenza 1453 gennaio 2 Milano.

Francesco Sforza, in attesa dei denari promessi con atto rogato dal notaio Antonio de Clausura, per il comune e gli uomini di Compiano, vuole che Sceva da Corte, luogotenente di Piacenza, faccia quei provvedimenti che garantiscano detti uomini contro ogni molestia.

[ 309r] Domino Sceve de Curte, locuntenenti Placentie.
Ad noi è satisfacto de quella quantità de denari, la quale ne fu promessa per li agenti per li comune et homini de Compiano, dela quale fu rogato instrumento per Antonio de Clausura, notario Piasentino. Pertanto, vogliamo fazati quella provisione vi pare opportuna et condigna perché li dicti homini in lo avenire non habiano né patissano veruna molestia, né altra spesa. Mediolani, die ii ianuarii 1452.
Christoforus, dominus Sillanus, et cetera.
Cichus.