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1251. Francesco Sforza a Oldrado da Lampugnano, milite e consigliere ducale 1453 gennaio 6 Milano.

Francesco Sforza scrive a Oldrado Lampugnani che, avendo assegnato al cavaliere gerosolomitano Pietro degli Ardizoni da Rezo l'ufficio delle bollette di Parma, gli raccomanda lui e i suoi fratelli, gente affezionata al duca e gli chiede di prestargli ogni aiuto.

[ 311r] Spectabili militi domino Oldrado de Lampugnano, consiliario nostro dilectissimo.
Più di passati nuy promettessemo al venerabile et egregio cavalero ierosolomitano misser Pietro delli Ardizoni da Rezo lo officio delle bolete de quella nostra città; el quale fin al presente non gli è venuto, parendo a nuy non sia stato el tempo; mò, havendoli facto fare la lettera del dicto officio, esso vene a tuore la possessione. Et perché luy e tucta la casa soa molto ne sono affectionati nuy ve lo recommandiamo et non solamente esso, ma etiandio li fratelli suoy, che circa lo dicto officio gli debiati dare ogni favore et adiuto expediente, et etiandio in ogni altra cosa che gli accaderà perché tutto quello bene a loro fareti per la soa devotione hanno verso nuy, l'haveremo grato et accepto, facendo che luy sia mettuto alla possessione d'esso officio, et ch'el lo golda secondo se contene in la dicta nostra lettera. Data Mediolani, die vi ianuarii 1453.
Leonardus Cichus.