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1276. Francesco Sforza a Cosimo de Medici 1453 gennaio 11 Milano.

Francesco Sforza esorta Cosimo de Medici ad agire presso i Dieci della Balia, per l'annullamento della garanzia dei Catalani e informato dell'arrivo lì, con Giovanni de Federici, di messi del re di Spagna per l'entrata del re nella lega e perché ciò non costerebbe nulla, lo Sforza esprime parere favorevole al fatto perché ciò sarebbe di maggiore onore alla lega stessa. Si è scritta la stessa cosa a Boccaccino.

[ 318r] Cosmo de Medicis.
Perché scrivemo et replicamo alli magnifici signori Dieci per la cassatione et annullatione delle sicurtate date per quelli Catalani, et cetera, tanto ve pregamo et confortiamo che vi piaza circa ciò cum prefati signori dare quella effectuale opera che ne pare rechieda l'honore nostro, et che non bisogni circa zò più rescrivere che non ricevamo sì gram manchamento che ne recresseria più che se pagassemo cinquanta volta tanti denari quanti sonno quilli.
Ceterum, come havereti inteso, là sarranno venuti uno conte Iohanne de Federici cum certi messi de re de Spagna per volere fare entrare dicto re in ligha nostra, de che vui gli porriti intendere, et parce che, non havendo a dargli né dinari, né robba del nostro, se non carta et inchiostro, che se porria fare, perché non ce porria dare se non riputatione et honore alla liga nostra. Data Mediolani, die xi ianuarii 1453.
Ser Iohanne.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit Bochacino.