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1299. Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di Calestano. 1453 gennaio 16 Milano.

Francesco Sforza manifesta al podestà, al comune e agli uomini di Calestano il rammarico per il comportamento tenuto da quelli di Parma e dagli ufficiali. Circa i cavalli assegnati dice si deve a lui quando era a Gambara se da loro sono arrivati dei cavalli mandati da Gandolfo da Bologna.

Potestati, communi et hominibus Calestani.
Havemo inteso quanto ne havete scripto deli mali portamenti che ve sonno facti da quelli da Parma et dali officiali nostri, de che dicemo che non è nostra intentione, et quando ve sia facto alcuno male diportamento, vogliati advisarne che li provederimo opportunamente perché nostra intentione è che siati bene tractati.
Ala parte deli cavalli ve sonno stati dati dicemo che non ve sonno stati dati per taxa facta ad Parma, ma nuy fossemo quelli, siando ad Gambara, che commettesemo ad Gandolfo che ve mandasse quelli cavalli; siché bisogna che habiati pacientia che non si pò fare de manco. Mediolani, xvi ianuarii 1453.
Ser Iohannes.
Cichus.