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1303. Francesco Sforza a Gandolfo da Bologna 1453 gennaio 18 Milano.

Francesco Sforza scrive a Gandolfo da Bologna sul trattamento fatto a Taddeo dal Verme, ricordando che è a Melzo, dove tutto si compera con denaro contante, e sulle lamentele dei suoi uomini, ordinandogli di assgnarli posti ove Taddeo possa fare quanto dovuto.

Gandulfo de Bononia.
Como tu sai, noi havimo ordinato che lo strenuo Thadeo dal Verme habia le tasse in là et, fra l'altri, volimo ch'el sia benissimo tractato, maxime considerato ch'el sta ad Melzo con li soi, dove bisogna comparare ogni cosa con lo denaro. Et havendone lui facto querela che li soi gli hanno scripto che tu li assigni ossi pelati, da quali non pono cavare el dovere, ne siamo maravigliati et anche ne rencresce che quelli vorressimo fosseno bene tractati per li respecti ante dicti, siano pezo tractati che gli altri. Et pertanto volimo et te commetimo, per quanto hai cara la gratia nostra, che tu gli debbi assignare tali luochi, ch'el conseguisca el dovere aciò lo possiamo tenere con li soi là dove ne pare meglio per lo stato nostro. Mediolani, xviii ianuarii 1453.
Ser Iacobus.
Cichus.