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131. Francesco Sforza a Ludovico da Barbiano. 1452 gennaio 22 Lodi.

Francesco Sforza ingiunge a Ludovico da Barbiano di liberare, restituendo quanto sottratto, i cinque ragazzi che, da Compiano a Parma, andavano a Sala con un cavallo carico di formaggio arrestati col pretesto che doveva avere le tasse a Compiano.

[ 34v] Ludovico de Barbiano, armigero.
Siamo advisati et informati che, andando ad quisti dì proximi passati cinque pucti da Compiano ad Parma per andare ad Sala, et menando uno cavallo carcho de formaggio, tu li hai pilgliati et sostenuti et tol(ti)gli et hai tolta la loro robba con dire di havere le tue tasse in Compiano. Il che volemo che, recevuta questa, senza longeza, exceptione et contradictione alcuna, debbi relassare et liberare dicti pucti et renderli ogni cosa che non gli manche niente, et fa per modo non bisogni te scriviamo più de ciò. Et veneratine ad Milano che volemo intendi questo facto et provederli debitamente. Laude, xxii ianuarii 1452.
Cichus.