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1323. Francesco Sforza a Oldrado Lampugnano 1453 gennaio 22 Milano.

Francesco Sforza scrive a Oldrado Lampugnani di provvedere che Pasquino da Pontremoli, uomo del capitano della cittadella, possa muoversi liberamente in città senza fastidi per una precedente condanna, rimessagli poi dal duca.

Domino Oldrado de Lampugnano.
Perché il capitanio de quella nostra cittadella ce ha significato ch'el ha uno suo compagno, nominato Pasquino de Pontremolo, quale spesso manda indireto per soi facti et dubita non sia turbato o sostenuto per una certa condepnatione quale pare che, altra volta, gli facesse quella communità et poi, a contemplatione nostra gli la remise, siamo contenti et per questa ve conmectiamo che debiate provedere opportunamente ch'el dicto Pasquino non sia impedito, né arrestato per la dicta casone da persona veruna; imo ch'el possa andare dove glie piace liberamente perché, actendendo alla guardia de quella cittadella, non ne parreria honesto ch'el fosse impedito per altri. Et nostra intentione è che li compagni del nostro capitanio li siano riguardati. Mediolani, die xxii ianuarii 1453.
Maxime perché costui dice havere contrata bona parte con quelli erano soi adversarii.
Cristoforus Franciscus.
Iohannes.