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1324. Francesco Sforza alla comunità di Lucca 1453 gennaio 22 Milano

Francesco Sforza invita la comunità di Lucca a voler restituire alcuntessuti di broccato d'oro e di cremesino trasportati per conto di Bianca Maria da Antonio Gavaci e che furono sequestrati dai loro dazieri, incuranti della lettera della duchessa.

Comunitati Lucane.
Magnifici amici nostri carissimi, conducendo Antonio di Gavaciis, cittadino Fiorentino, certe balze de brochato d'oro et un pocho di cremosino appetitione della illustre nostra consorte madonna Biancha Maria, pare che già siano state retenute dicte cose per li datieri pertinenti ac quella città, et siamo [ 328r] informati che, volendo dicto Antonio mostrare la lectera haveva dalla prefata nostra consorte per certificarli del vero, essi datieri non la volsero vedere, né lezzere et bisognò dicto Antonio lassasse lì dicte balze et cremosino. Il perché, parendone essere certi che non sia de vostra intentione, ve havemo voluto scrivere questa nostra pregandovi et confortandovi vogliate fare licentiare et restituire le sopradicte cose liberamente al dicto Antonio aciochè possa satisfare alla voluntà et dexiderio della prefata illustre nostra consorte, et che la sua signoria le possa havere presto. Della qual cosa ne farite singulare piacere et haverimolo gratissimo, offerendone dal canto nostro assimile et molto magiore cosa per voi. Data Mediolani, die xxii ianuarii 1453.
Cichus.