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1342. Francesco Sforza al luogotenente di Piacenza. 1453 gennaio 30 Milano

Francesco Sforza ordina al luogotenente di Piacenza di intervenire con quelli di Calvisano perché non richiedano, per il compartito fatto alla città, otto carri di fieno ai locali canonici regolari dell'Osservanza di Sant'Agostino nel monastero di San Benedetto, da lui esantati.

Locuntenenti Placentie.
Come tu deve sapere, lo priore et li canonici regulari de observantia de Santo Augustino che stanno lì in lo monestiero de Sam Benedicto im Piasenza hanno da nui exemptione plenissima de ogni carico ordinario et extraordinario, et questo li havemo facto per riverentia de Dio e per l'affectione et dilectione nostra verso loro per la bona observantia e vita honesta et laudabile che fanno in quella nostra città. Et perché sentiamo che voleno fir astrecti e gravati a dare circa octo carra de feno ac quelli nostri homini da Calvisano per lo compartito che è stato facto in essa nostra cittade.
Intendendo pur nui che la nostra exemptione gli sia servata, te comectiamo, et volemo che vedi cum bono modo confortare et indurre quelli nostri homini da Calvisano ad esser contenti de non torre questo poco feno alli dicti servi de Dio, et sforzate de fare in questo, per modo e per forma, che li dicti da Calvisano restano contenti et ancora essi religiosi non habbiano questa graveza, como siamo certi che saperai fare questa e maior cossa per la toa prudentia. Data Mediolani, die xxx ianuarii 1453.
Cichus.