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1347. Francesco Sforza a Pietro Giovanni da Camerino 1453 febbraio 1 Milano.

Francesco Sforza comanda a Pietro Giovanni da Camerino di non partirsene per casa sua per notizie di movimenti dei nemici nel Bresciano e sia disponibile a muoversi. Vuole, inoltre, che richiami dalla licenza gli uomini d'arme perché anche loro siano pronti.

[ 333r] Petro Iohanni da Camerino.
Non obstante la licentia quale hai da nui de podere andare ad casa toa, non di meno, perché li inimici sonno in motu et credemo che vogliono cavalcare per la Bressana, como siamo certi haverai inteso, te dicemo che debii restare et per condictione de mondo te non debii partire et farai stare in puncto et apparichiati tucti quilli della squadra toa siché, ad ogni requesta che sarà facta per nostre lettere, subito possi cavalcare, secondo te sarà ordinato et conmandato, et che non perdi un'ora di tempo.
Et alchuni homini d'armi fossero partiti da lì volimo che, recevuta la presente, senza veruna dimora mandi per essi et li farai aretornare lì siché similmente possino cavalcare; et tu non te partire per andare a casa toa finché da noi non haverai altro in contrario. Data Mediolani, die primo februarii 1453.
Bonifacius.
Cichus.