Registro n. 14 precedente | 1361 di 1952 | successivo

1361. Francesco Sforza a Oldrado da Lampugnano (1453 febbraio 3 Milano).

Francesco Sforza risponde a Oldrado Lampugnani di aver preso atto dell'istanza di Guido Terzo per quegli uomini e convinca Piero Ardizoni, come anche gli ha scritto, a soprassedere alla presa dell'ufficio delle bollette.

Domino Oldrado de Lampugnano.
Havemo recevuto doe vostre lettere de data 29 et ultimo del passato; et inteso quanto scrivete, respondemo et primo, alla parte del conte Guido Terzo quale ha instato con voi per la l'iperatione de quelli homini et cetera, dicemo che restamo advisati. Havete facto bene et, venendo da nui dicto conte Guido, glie risponderimo opportunamente se de zò ne parlerà con nui.
Alla parte di miser Piero de Ardezoni, che è venuto là per intrare allo officio delle bollecte et che havete soprastato de mecterlo alla possessione et cetera, dicemo che credemo che lui sia fidata persona et nostro amico, nientenente (a) vogliate soprastare per qualche dì ad mecterlo alla possessione del dicto officio; et nui ancora per una nostra li scrivemo che habia pacientia per qualche dì per bono rispecto. Siché per quella humana et honesta via ve parerà, con belli modi, gli direte che per qualche dì per alcuni boni respecti habbia patientia et voglia soprasedere che in ogni modo non gli ha ad mancare dicto officio. Mediolani, die ut supra.
Ser Iohannes.
Cichus.

(a) nente in interlinea su de mino depennato.