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1370. Francesco Sforza a Oldrado (1453 febbraio 7 Milano).

Francesco Sforza comanda a Oldrado che le due bombarde, messe nella cittadella di Parma, insieme con la ferlina, pure nella cittadella, siano mandate fino al Po ove i conducenti si intenderanno con Filippo Eustachi che le farà portare a Cremona. Se il trasporto per via d'acqua non fosse possibile, si mandino per via di terra a Torresella e da lì Filippo le farà arrivare a Cremona, ove devono essere portate. Il duca risponde poi a Oldrado in merito alle chiacchiere sul fatello del cameriere Giovanni.

[ 338v] Domino Oldrado.
Volemo che, recevuta questa, ne mandiate quelle doe bombarde che forono trovate, che per nostre lettere facesti condurre apParma et mectere nella cittadella, et cussì, una con quelle, mandiate la ferlina, che è in la cittadella, quale altre volte mandassemo affar vedere per el fra' et la quale ha vida, et mandate tucte bombarte cum li ceppi loro et, potendose fare, mandatele qui per la Parma per fino imPo et che poi se intenda quelli la conduranno cum Filippo de Eustachio quale la farà condurre a Cremona; et non podendo mandarsi per la Parma, che non fosse sicuro, vogliate mandarle per terra fino at Torreselle et de lì le farà, dicto Filippo de Eustachio, condurre a Cremona. Siché, mandando dicte bombarde, o per terra o per acqua, vogliate intenderve cum dicto Filippo, quale le farà poi lui condurre a Cremona da quelli luochi li mandareti.
Ceterum havemo inteso quanto scrivete della voce dicete havere levata el fratello de Iohanni, camorero; di che dicemo che ne maravigliamo che crediate tale zanze et che ve intrino in capo che quello non tanto havissimo mai dicto, ma non lo pensassimo mai, et rendemone certissimi che dicto fratello de Iohanni non disse mai tale parole, ma chi ha dicto simile cosa ha voluto dire altro. Mediolani, ut supra.
Ser Iohannes.
Cichus.