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1392. Francesco Sforza a Bartolomeo Anguissola (1453 febbraio 16) Milano.

Francesco Sforza ribadisce a Bartolomeo Anguissola e a suo figlio Onofrio di restituire a Giovanni Angussola da Vigonzono i carri e ogni cosa sottratta dal detto suo figlio, perché altrimenti vi provvederà personalmente non senza sua spesa.

Spectabili viro comiti Bartolomeo Angussiole.
Più volte per nostre lettere ve havimo scripto, et cossì ad Honofrio, vostro figliolo, che facesti restituire ad messer Zohanne Angussola da Vigonzono lo carro et li bovi et ogni altra cosa a lui tolta per lo dicto Honofrio, et sentiamo non l'avete facto; del che non pocho se ne maravigliamo et dolemo, perché fazati cussì pocho caso delle nostre lettere. Pertanto de novo vi comandiamo che, recevuta la presente, faciate restituire al dicto domino Zuhanni li dicti carri, bovi et ogni altra cosa soa, altramente, per lo debito de iustitia, ne bisognarà provederci, che non poterà passare senza vostro caricho et manchamento. Mediolani, ut supra.
Marcus.
Cichus.