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1393. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Mezano del vescovato di Piacenza (1453 febbraio 16) Milano.

Francesco Sforza, informato che il comune e gli uomini di Mezano del vescovato di Piacenza disubbidiscono agli ufficiali e sono restii a pagare alla Camera e ai dazieri i carichi, specie del sale e dei cavalli, sostenendo di essere in ciò costretti da altri, ordina di prestare obbedienza a Bartolomeo Trovamala, maestro delle entrate ducali, e al referendario della città, provvedendo a soddisfare i dazieri e la Camera degli arretrati e di fare altrettanto per il futuro. Li avverte che in caso contrario, manderà i soldati ad alloggiare nelle loro case e li tratterà come ribelli.

[ 343r] Dilectis nostris communi et hominibus Mezani episcopatus Placentie.
Siamo advisati et pienamente informati che in tucto site desobedienti alli offitiali nostri de Piasenza et retrogradi a fare el debito alla Camera et ali datiari nostri per casione de datii et carrichi che occorrono, et maximamente im pagare la taxa del sale et de cavagli, suterfugiendo voi questo socto ombra et defensione de alchuni altri, ali quali, per non fare el vostro dovere, come havemo dicto, pretenditi fittitiamente esser submissi in fraude et detrimento della prefata Camera et delle intrate nostre. Il perché, maravigliandoce et re(n)dendoce de voi malcontenti quanto se possa dire, et disponendo non tollerare questa vostra insolentia et pertinacia, volimo, et expressamente conmandiamo che, per quanto haveti cara la gratia nostra et amati la conservatione dele vostre cose, vogliate prestare obedientia et patientia al nobile Bartolomeo Trovamale, maistro dele intrate nostre, il quale de presente si ritrova ad Piagenza, et al referendario nostro d'essa città in tucto quello et ogni volta ve rechiederanno. Et oltra ciò vogliati provedere che, cossì alli daciari nostri como alla prefata Camera, sia satisfacto integramente de tucto quello siti debitori per le predicte casone, et similmente per lo advenire habiativi in tal forma ch'el non sentiamo più lamenta; aliter, per indennità et conservatione delle intrate nostre, mandaressimo là tanti soldati che in le case vostre stantiareveno in vostro grande disconcio et danno et ve tractarieveno ad modo de rebelli et darissino exempio ad altri de non cadere in simili inconvenienti. Mediolani, ut supra.
Marcus.
Cichus.