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1405. Francesco Sforza al conte Cristoforo de Vallerio 1453 febbraio 20 Milano.

Francesco Sforza informa Cristoforo de Vallerio che Giovanni da Tolentino, genero del duca, su richiesta del fratello Cristoforo, preso dai nemici, prestò garanzia di ottocento ducati, di cui settecento per taglia imposta per la prigionia, ridotta poi a cinquecento ducati. Il duca ora chiede a Vallerio di soddisfare di tale cifra Giovanni che potrà così mettersi al servizio del duca.

Spectabili militi et comiti domino Cristoforo de Vallerio, dilectissimo nostro.
El magnifico messer Iohanni da Tolentino, nostro genero, ne ha facto dire che Cristoforo da Tolentino, suo fratello, altre volte, essendo voi presso dali inimici, a vostra instantia, fece la sicurtà per viii (cento) de ducati, vii cento per la taglia impostavi per detta presura, et de essi 700 ducati, essendo lui per vigore de essa sigurtà stretto al pagamento (a), et con favore de amici, la redusse a cinquecento ducati, li quali esso Cristoforo fo effectualiter costrecto appagare et (b) exborsare. Richidendoni che, per l'instantia gli n'à fatto dicto Cristofano d'essere relevato da questo danno, et maxime perché dice esser suo debitore de certa quantità de dinari, vogliamo provedere et fare ch'esso Cristoforo sia da questo relevato indemne et satisfacto. Pertanto vi carichiamo, stringamo et volemo che al dicto domino Iohanne, overo a cui lui mandarà cum procura del fratello, gli debbiati respondere et integre satisfare d'essi v cento ducati senza alchuna exceptione, né difficultà, aciochè esso non sia supportatore del damno vostro, perché detti denari esso domino Iohanni li despenderà ad mectersi impuncto che venerà accedere in nostro benefitio. Data Mediolani, die xx februarii 1453.
Cichus.

(a) mento di pagamento in interlinea su nento depennato.
(b) Da con favore ad et in calce alla missiva.