Registro n. 14 precedente | 1431 di 1952 | successivo

1431. Francesco Sforza ai Dieci della Balia 1453 febbraio 24 Milano.

Francesco Sforza, parlatone più volte con gli ambasciatori fiorentini Bernardo e Dioitesalvi, raccomanda ancora ai Dieci della Balia di Firenze Giovanni Antonio da Fussano e i suoi compagni catalani per la garanzia dei tremila ducati, anche se il segretario ducale Nicodemo gli ha assicurato di provvedervi dopo le calende di marzo.

Magnificis dominis Decem Balie.
Tante fiata havemo scricto alle signorie vostre in favore et recomendatione de Iohanni Antonio da Fussano e soi compagni Catelani per la sicurtà delle tre milia ducati quali dedino lì a Firenza, che oramai credemo (a) queste nostre replicatione ve debiano esser moleste, (b) bemchè Nicodemo, nostro secretario, ne ha dicto per parte delle signorie vostre che, pasati questo calende marzo, questo facto havirà locho (c) per le parole che (d). Il perché ve ricomendiamo de nuovo (e) alle signorie vostre li prefati Catalani et confortiamo et pregamole gli piaza (f) spazarli et fare revocare la dicta (g) securtà et restituirle le cose loro (h) como havemo parlato più largamente a bocha cum domino Bernardo et Detisalvi, vostri ambassiatori. Siché ve piaza crederli et fare in questo facto come (i) confidiamo in le prefate signorie vostre. Mediolani, xxiiii februarii 1453.
Irius.
Cichus.

(a) Segue che depennato.
(b) Segue pur perché qui gli va l'honore de quella excelsa comunità et nostri depennato.
(c) Da bemchè a locho a margine.
(d) Segue dissimo alli prefati Cattalani quale honore e da stimare più che niuna altra cosa recommendiamo depennato.
(e) Il perché ve recomendiamo a margine.
(f) Segue oramai depennato.
(g) Segue sententia depennato.
(h) Segue circa questa materia depennato.
(i) Segue gli parirà convenire al'honore suo et nostro et depennato.