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1458. Francesco Sforza ad A. Guarimberti 1453 marzo 3 Milano.

Francesco Sforza ingiunge all'abbate di Chiaravalle Piacentina di pagare sl più presto il suo conestabile Gaspare da Sessa e di saldare, senza rinvii ulteriori, i sessanta ducati concordati.

Venerabili viro domino A. de Guarimbertis, abbati Clarevallis Placentine, dilecto nostro.
S'è gravato con nui et dogliuto Gasparro da Sexa, nostro conestabile, che fin al dì presente non ha potuto havere da voi el resto de quilli denari che li dovete dare, et che da voi ha havuto parole, danno, disturbo et spesa hora in mandarlo a Novara, hora altrove per essi denari; del che non possiamo se non maravigliare et dolere de voi che fin adesso lo habiate tenuto in suspeso et stentato in questa forma che non credevamo già li dovesti fare tal tractamento. Pertanto ve carrichamo et strengimo et volemo che subito, vedute le presenti, debiati satisfargli integramente de tucto quello resta havere senza più dilactione o exceptione, altramenti li provederimo per modo che intenderiti haverimo havuto molesto. Preterea provedite de pagare li lx ducati per li quali sete componuto con nui, et questo sia de presente perché già li havemo assignati per cosa importante il stato nostro, né farete in questo como haveti facto al dicto Gasparro, perché ve ne seguirà spesa che ve rencresseria. Data Mediolani, die iii marcii 1453.
Christoforus.
Cichus.