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1467. Francesco Sforza a Pietro Cotta (1453 marzo 7) Milano.

Francesco Sforza chiede a Pietro Cotta di impegnarsi con Cosimo de Medici e con i signori fiorentini perché Andriello Trinci da Foligno, attualmente presso il signore di Imola, sia accontentato ni suoi desideri, non potendo lo Sforza al momento assumerlo.

Petro Cotte.
Il spectabile et strenuo Andriello delli Trinci da Foligni quale de presenti se ritrova appresso il signore de Imola, havendo mandato qui da nui et scrictoce per condurse alli nostri servitii, como già fo, né nui l'habbiamo possuto torre per la copia delle gente d'arme che habbiamo a sufficientia, ce ha facto requedere lettere de recomandatione per lì; il perché dexiderosi per la soa in nui singulare affectione et amore et per le soe virtute conseguischa ogni suo designo, scrivemo in soa recomandatione caldamente lì al magnifico Cosmo. Et cossì vui in suo servitio et cum la soa magnificentia et con quelli excelsi signori per nostra parte, ve adoperarite quanto faresti per alchuni de nostri più domestici. Mediolani, ut supra.
Ser Antonius.
Andreas Fulgineus.