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1495. Francesco Sforza a Marchetto Attendoli dei conti di Cotignola, luogotenente di Borgonovo 1453 marzo 3 Milano.

Francesco Sforza avverte Marchetto Attendoli, dei conti di Cotignola, luogotenente di Borgonovo dell'arrivo del cancelliere Tristano da Desio per essere informato del debito che quegli uomini hanno di lire seicento per l'imbottato del 1451 e di 4000 per il dazio del pane, vino e carne e dell'imbottato del 1452. Provveda che abbia le informazioni richieste e i denari, se non sono ancora stati riscossi.

Spectabili affini nostro dilectissimo Marchetto de Attendolis ex comitibus Cotignole, locuntenenti nostro im Burgonovo.
Per esser chiaramente informati della casione perché le libre sexicento sonno restati quelli homini de lì a pagare (a) deli imboctate dell'anno proximo passato 1451, overo essendo riscossi in cui mano siano, et similiter delle lire 4000 tanto del datio pane, vino et carne quanto etiam de imbottate de l'anno proximo passato 1452, mandiamo lì Tristano da Dexio, cancellero nostro, per havere sopra ciò intelligentia con voi. Pertanto volimo che in havere dicta informatione, ac etiam in dar modo ad exegire dicti denari quanto non fussero riscossi, gli diati ogni consilio, adiuto et favore, et quanto sopra ciò ve dirà gli crediate quanto alla nostra persona. Mediolani, iii marcii 1453.
Cichus.

(a) de lì a pagare ripetuto.