Registro n. 14 precedente | 152 di 1952 | successivo

152. Francesco Sforza a Boccaccino Alemanno 1452 gennaio 31 Milano.

Francesco Sforza scrive a Boccacino Alemanno sulla venuta dell'imperatore e della accoglienza fatta ch pare sia stata gradita. Da Ferrara ha disposto che il sovrano sia accompagnato nell'andata e nel ritorno da Roma da Niccolò Arcimboldi, Sceva de Curte e Iacomello Trivulzio.

[ 39r] Boccacino Alemanno.
Boccacino, da poy le altre nostre lettere a vuy scripte non è accaduto altro dal canto di qua se non che havimo facto visitare la mayestà del Re di Romani, como credimo haveriti, la quale visitatione gli è stata molto grata et accepta, benché per la cellere et prestissima vinuta sua non habiamo possuto farla come era nostra voluntà. La Mayestà prefata è partita da Ferrara et aviata al camino suo como haveriti inteso, cum la quale mandiamo per farli compagnia li spectabili doctori et cavalieri misser Nicolò Arcimboldo, misser Sceva da Curte et misser Iacomello da Triultio, li quali anderanno cum ella et cussì ritornaranno in compagnia sua, per finché da nuy li serrà scripto altro. Altro de presenti non accade di qua, salvo ch'el se actendi ad recuperare dinari et l'altre cose che sonno necessarie. Se altro accaderà ne seriti advisato. Data Mediolani, die ultimo ianuarii 1452.
Cichus.