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1528. Francesco Sforza a Teseo. (1453 marzo 21 Cremona).

Francesco Sforza, alla richiesta di Teseo da Spoleto di quanti cavalli può sgravare dell'onere di quelli degli Arquatesi, risponde di arrivare fino a dieci, con l'avvertenza di distribuirli in diversi luoghi in modo da non suscitare recriminazioni.

Theseo.
L'altro dì per nostre lettere te scrissimo vedissi di sgravare (a) quelli da Castelarquato di qualche cavalli; ti ne respondesti voresti intendere da nui de quanti cavagli è nostra intentione che gli sgrave. Te dicimo che, possendolo fare, haressimo a caro che fossero sgravati de dece cavalli, siché provedi mò ti acquesto como te pare. Ben ti ricordiamo che, togliendo dicti x cavalli alli predicti homini de Castelarquato, vedi destribuirli in tali lochi et con tale modo non ne habiamo per questo a sentire lamenta alchuna. Data, ut supra.
Marcus.
Iohannes.

(a) In A sgravavavre con la prima va depennato.