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1532. Francesco Sforza al podestà, al capitanodella cittadella e al referendario di Piacenza. 1453 marzo 22 Cremona.

Francesco Sforza scrive al podestà, al capitano della cittadella e al referendario di Piacenza di consentire che per il giorno di Pasqua il bestiame degli uomini di Calvisano possa pascolare liberamente sul territorio piacentino.

Potestati, capitaneo cittadelle et referendario Placentie.
Perché al presente et per tucto questo presente mese l'herba non serà ancora bem sopra la terra, et per compiacere al'homini nostri da Calvisano, siamo contenti et vogliamo debiate ordinare et fare che tucto lo bestiame delli predicti homini da Calvisano, quale se ritrova di presenti in lo Piacentino, sia lassato paschulare et stare sopra lo territorio di Piasenza per tucto lo dì de Pasqua proximo advenire; et hoc non obstante ordene, decreto, inhibitione, né altra cosa in contrario, ali quali per dicta caxone revocamo et volemo sia di niuno valore. Data Cremone, die xxii martii 1453.
Iohannes.
Et questo dicemo et intendimo che lo dicto bestiame possa paschulare nelli prati et nelli paschuli dove meglio glie parerà suso lo territorio de Piasentina. Data ut supra.
Cichus.