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1548. Francesco Sforza a Oldrado 1453 marzo 29 Milano.

Francesco Sforza ricorda a Oldrado la vertenza con Giacomo Grandi per il beneficio da Sissa e che doveva eleggere per questa faccenda un confidente. Ordina a Oldrado di intendersi con Guido Terzi da Sissa che asserisce di non aver potuto mettere detto Giacomo nel beneficio per litigi con i nipoti, perché investa Giacomo di detto beneficio.

Domino Oldrado.
Carissime noster, adì passati ve scrissimo per una difirenza che vertisse fra meser Iacomo di Grandi et lo aversario suo per casione del benefitio da Sissa in effectu che dovesti indurre le parte ad elegere uno confidente, et cetera; hora nui havemo ricevuto lettere dal conte Guido de Tercii da Sissa per le quale lui se exchusa non havere impendito esso meser Iacomo nel dicto benefitio, ma che questa è colpa et difecto delli nepoti suoi, li quali li fanno iniuria ad torto, le quale lettere nui vi mandiamo qui incluse per vostra chiarezza. Pertanto vogliate intendere dal dicto conte Guido et da cui vi parerà et ad trovando la cosa essere cossì, ad nui pare che non se debbia mectere in litigio quello che è chiaro, maxime per la testificatione del barba contra li nepoti, et dicemo faciate mectere esso meser Iacomo alla possessione del dicto benefitio et fargli prestare bona patientia perché nostra intentione de firmo è che niuno sia iniuriato a torto. Mediolani, die xxviiii martii 1453.
Christoforus.
Cichus.