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1577. Francesco Sforza a Giovanpietro de Monte Betro, economo di Piacenza (1453 aprile 5 Milano).

Francesco Sforza informa Giovannipietro de Monte Betro, economo di Piacenza, di aver tassato il vescovato vacante di Piacenza di centocinquanta ducati d'oro. Deve indagare su dove e come si possa riscuotere tale somma dai fittavoli e debitori del vescovato da qui indietro, al di là di ogni termine, in modo da incassare i centocinquanta ducati.

Ioannipetro de Monte Betro, iconomo Placentie.
Como tu sai per li urgintissimi nostri bisogni havemo richesto subventione ad tucti li prelati et chierigati del dominio nostro, fra quali habiamo taxato acquello vescovato de Piagenza, che al presente è vacante, Cl ducati d'oro. Pertanto volemo, et per queste te conmectiamo che subito, havuta vera in [ 385r] formatione dove et come si possino ritrare questi denari dali fictavili et debitori d'esso arciveschovato da qui indreto et anche per questo anno, non obstante fossero li termini, debii riscotere da tucti loro equalmente, ad ratam pro rata, et per quella miglior via che te parirà, per modo che tu vegni ad retrare integramente li dicti CL ducati, astringendo per omne modo dicti debitori se fossero contumaci con el favore et brazo de quilli nostri officiali, mostrandoli queste nostre lectere appagare dicti denari, como habiamo dicto et non mancandoli in cosa alchuna, perché fin da mò li havemo assignati per cosa importante al stato nostro. Data ut supra.
Cristoforus.
Cichus.