Registro n. 14 precedente | 158 di 1952 | successivo

158. Francesco Sforza al podestà di Fiorenzuola. (1452 febbraio 1 Milano).

Francesco Sforza si compiace con il podestà di Fiorenzuola per aver imprigionato, per eccessi e furti, i famigli di Giacomo Trivulzio. Gli faccia sapere se essi sono meritevoli di morte e se hanno beni sui quali rifarsi.

Potestati Florenzole.
Havimo inteso quanto tu ne scrivi deli excessi et robarie comisse per li famigli de Iacomo da Trivilio et della detentione loro, del che te commendiamo et non volimo che tu gli relassi senza nostra consientia, ma subito avisane se questi tali sustenuti hanno meritata la morte o non, et se trovano haver niente per poter satisfare a quelli che sonno stati robati. Data (a) ut supra.
Cichus.

(a) Data ripetuto.