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1585. Francesco Sforza agli Anziani di Parma 1453 aprile 7 Milano.

Francesco Sforza fa presente agli Anziani di Parma che i suoi conti, in ducati, per il saldo del pagamento del carriaggio assegnati a Donino e a Guglielmo sono esatti, e i loro sono calcolati in bislacchi, esortandoli al pgamento entro breve tempo per permettere così agli uomini d'arme di mettersi in ordine. Nella lettera duplicata nove giorni dopo, il 16 aprile, ricordato che uomini d'arme sono ritornati per non essere stati pagati, li sollecita nuovamente al pagamento in ducati, concedendogli poi da marzo quello in bislacchi.

[ 386v] Antianis Parme.
Havemo ricevuta vostra lettera data a dì ultimo del passato, et inteso quanto scrivete circ'al facto del pagamento delli denari del carezo quali havimo assignati a Donino et a Guielmino; el calculo et raxone del qual pagamento dicete non stare bene, che forsi non erraresti quamdio volesti fare el conto al vostro modo. Ma al modo nostro la raxone et calchulo facti quando fo el vostro oratore qua stanno bene, perché dovete pagare a raxone de ducati et non de bislachi. Et maravigliamone che vogliate voi (a) fare quello che non fanno alchuni delli subditi nostri et vigniti cum tale dilactione a tingnire sospesi et in tempo li nostri homini d'arme che, per vostro manchamento non se ponno mecterse in ordene che, quanto interesse sia al facto nostro, el lassiamo iudicare ad voi, et quanto fazati bene, el podete cognoscere che non habiamo loco che habbia facto simile renitentia et maxime, havendo nui buctati fora quisti denari nui, et che mò ve faciati difficili ad questo pagamento et (b) che vogliate fare novi ordini et tignire le gente nostre in tempo circh'al spazamento loro, s'el ve pare fare bene, lassiamo questo iuditio in voi. Mediolani, die vii aprilis 1453.
Cichus.
Ser Iohannes.
Die xvi aprilis 1453. Duplicata fuit dicta lictera cum adiuncta videlicet. Et per dicti homini d'arme sonno ritornati da nui senza el spazamento quale dice non potere havere che cede a grandissimo interesso del facto nostro. Pertanto iterum per questa ve dicemo che, remossa ogni exceptione et replicatione, vogliate rendere alli dicti homini d'arme delle summe et quantitate ad noi dichiarate, delle quale summe site dibitori a raxone de ducati, como dovete pagare, et cossì pagati per adesso a dicta raxone, come ve è stato scripto, et da kalende de mazo proximo in poi, siamo contenti che pagati a raxone de bislachi, che questo non ha nisiuno altro da nui, salvo che voi per questa nostra. Siché vogliate omnino expedire dicte nostre gente secondo ve havemo per più altre nostre (c) scripto, et fate non ve habiamo a scrivere più di simil cosa, perché ad vui de' bastare che ve fazamo questa gratia da mazo in poi, quale non facimo, né havimo facta a nisiuno altro delli nostri. Mediolani, xvi aprilis 1453.
Gasparus.
Cichus.(d)

(a) voi in interlinea.
(b) et in interlinea.
(c) Segue gente depennato.
(d) Da a grandissimo a Cichus aggiunto a fondo pagina.