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1607. Francesco Sforza al podestà e al capitano della cittadella di Piacenza 1453 aprile 14 Milano.

Francesco Sforza ordina al podestà e al capitano della cittadella di Piacenza di assecondare il desiderio di Giovanni Anguissola, in procinto di andare podestà a Firenze, di avere con sè in quell'ufficio Giacomo Cacamosto da Lodi, attualmente confinato lì, purché riconfermi la garanzia di ritornare a Piacenza al termine della permanenza nell'ufficio fiorentino.

Potestati et capitano cittadelle Placentie.
Messer Zuhanne Angussola da Vigonzono, quale de proximo è per andare potestà ad Firenza, ne ha richiesto vogliamo esser contenti de dare licentia ad messer Iacomo Cachamusto da Lode, confinato in quella nostra cittade, de possere andare in offitio ad Fiorenza, offerendose de fare che esso domino Iacomo refirmarà le sue sicurtà de ritornare, finito lo offitio, ad Piagenza, et observare le confine sue. Pertanto siamo contenti et volemo che, refirmando esso domino Iacomo le sue sicurtate de ritornare a Piagenza finito lo offitio et non se partire de lì sanza nostra licentia, lo lassati andare con esso domino Iohanni al dicto offitio. Data Mediolani, xiiii aprilis 1453.
Cichus.
Die vi maii, duplicata fuit dicta littera Mediolani, et cetera.
Persantes.
Iohannes.