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1651. Francesco Sforza al podestà e al referendario di Piacenza 1453 aprile 21 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà e al referendario di Piacenza di non costringere al pagamento del dazio di bestie e di transito, Antonio da Cignano che, per ordine del duca, va dal Bresciano in quelle parti con bestie; e perché gli è stato preso un bue per un debito di quattordici lire, vuole che, pagando detta somma, gli si restituisca il bue.

Potestati et referendario Placentie.
Perché de nostra ordenatione Antonio da Cignano, presente exibitore, è venuto de Bressana in quelle nostre parte cum le sue bestie, volimo, et cossì ve comandiamo, che non lo lassiati astringere al pagamento de veruno datio né passagio per caxone d'esse bestie perché, como havimo dicto, è venuto de Bresana lì de ordenatione nostra.
Apresso dicto Antonio ne dice che gli è stato tolto uno suo bove perché era debitore de xiiii libre; il che volemo che, pagando esso dicte libre xiiii, gli fazati rendere dicto suo bove senza exceptione alchuna. Mediolani, die xxi aprilis 1453.
Bonifacius.
Cichus.